Viaggiare in sicurezza

Italiani al volante, un bilancio severo e preoccupante

Pubblicato il 12° Barometro della Guida Responsabile realizzato da Ipsos, il 70% degli intervistati usa il telefono durante la guida.

Come si comportano gli italiani alla guida? Ci sono le premesse per guardare al futuro con ottimismo per quanto riguarda la sicurezza stradale? Sono stati pubblicati i risultati del 12° Barometro della Guida Responsabile realizzato da Ipsos, un’indagine molto ampia che ha coinvolto 12.400 persone in 11 paesi europei. Uno studio per seguire l’evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche, per orientare meglio i messaggi di prevenzione in Italia e negli altri paesi europei. Purtroppo, i risultati non sono incoraggianti per l’Italia, vediamoli in dettaglio.

Il 70% degli italiani usa il cellulare alla guida

Automobilisti consapevoli dei rischi, ma non limitano i comportamenti sbagliati

Per molti è legittimo guidare stanchi

La stanchezza è sottovalutata, guidare assonnati non è percepito come rischioso

È sempre colpa degli altri

L’82% degli italiani reputa gli altri automobilisti irresponsabili e pericolosi

E nel resto d’Europa?

Negli altri paesi Ue la situazione non è migliore, le percentuali sono molto simili

Il 70% degli italiani usa il cellulare alla guida

I conducenti italiani, secondo la ricerca, sono complessivamente consapevoli dei pericoli della disattenzione: il 65% degli intervistati la identifica tra le cause principali di incidenti mortali sulle strade e il 48% sulle autostrade. In Europa il 16% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa dell’utilizzo del telefono al volante.

Consapevolezza che non basta per imprimere una svolta, infatti è altissima la percentuale di coloro che usano il cellulare: il 70% dichiara di telefonare durante la guida (di cui il 42% regolarmente). Gli italiani alla guida continuano a tenere comportamenti sbagliati, distraendosi spesso: l’82% degli intervistati ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi e riconosce di avere momenti di distrazione.

Per molti è legittimo guidare stanchi e assonnati

La stanchezza è un altro nemico della sicurezza stradale, i segnali sul corpo umano sono facilmente prevedibili, eppure il 15% degli automobilisti italiani ha dichiarato anche di aver già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa di un assopimento. Il 28% ha avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante, mentre il 21% ha ammesso di avere sconfinato sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada, a causa di un momento di disattenzione o di sonnolenza.

Il dato è molto preoccupante perché il comportamento sbagliato si abbina ad una pessima consapevolezza della sua gravità, infatti tra gli intervistati, il 22% considera perfettamente legittimo guidare, anche se si è molto stanchi o assonnati. C’è anche chi ritiene che la propria concentrazione alla guida non subisca variazioni in caso di stanchezza e il 45% degli automobilisti italiani pensa di guidare altrettanto bene o addirittura meglio quando è stanco.

È sempre colpa degli altri

Il problema c’è, ma come spesso avviene, la cattiva percezione e i bias cognitivi portano a spostare l’attenzione sulle responsabilità degli altri. Il 95% descrive positivamente il proprio stile di guida, la maggioranza si considera vigile (77%) e calma (51%), molti addirittura si considerano cortesi (16% ). Solo alcuni ammettono di essere stressati (13%).

I cattivi guidatori sono sempre gli altri, l’82% degli automobilisti italiani considera gli altri automobilisti irresponsabili (46%), pericolosi (35%), aggressivi (22%) e stressati (34%). Una valutazione accompagnata da una forte sensazione di insicurezza durante la guida.

E nel resto d’Europa?

In Europa la situazione non sembra essere migliore: il 42% del campione europeo ha ammesso di guidare anche quando è molto stanco e il 39% pensa addirittura di farlo ugualmente bene. L’82% degli intervistati ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di due secondi, il 75% di usare lo smartphone e il 12% di avere già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa del telefono.

 

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