Le cattive abitudini al volante: guida distratta da cellulari e navigatori
Smartphone, navigatori e sistemi di intrattenimento: ecco perché ci distraiamo alla guida e come funzionano i controlli della Polizia sui dispositivi mobili.
Quali sono le peggiori abitudini degli automobilisti? A preoccupare di più sono senza dubbio le distrazioni al volante, che aumentano le probabilità di incidenti e mettono al rischio la sicurezza stradale. Se lo smartphone rimane l’indiziato numero uno, anche i navigatori e la radio sono una potente fonte di distrazione per i guidatori e le conseguenze possono essere fatali.
Le forze dell’ordine conoscono molto bene l’entità del problema e visto che cogliere l’automobilista in flagrante è tutt’altro che semplice, sempre più spesso risultano decisivi i controlli sulle ultime attività dello smartphone, soprattutto in caso di incidente.
- Le distrazioni più frequenti al volante: lo smartphone al primo posto
Scegliere di rispondere o ignorare il cellulare: la decisione che può mettere al rischio la propria sicurezza e quella degli altri
- Sempre più distratti dal navigatore
Ecco in che modo i navigatori ci guidano verso la strada migliore e ci distraggono
- L’intrattenimento in auto che distrae il conducente
Scopri i sistemi di intrattenimento a cui sembra difficile resistere durante la guida
- Distrazioni al volante? Le forze dell’ordine corrono ai ripari
I controlli sui dispositivi mobili che preoccupano gli automobilisti
Le distrazioni più frequenti al volante: lo smartphone al primo posto
Sei al volante e il cellulare inizia a squillare. Hai pochi secondi per decidere cosa fare e la scelta che farai non è per niente banale: scegliere di rispondere potrebbe impattare in modo significativo sulla sicurezza stradale.
È una situazione in cui prima o poi si trovano tutti gli automobilisti, interrotti sempre più spesso dagli squilli del cellulare o semplicemente da una notifica. I più previdenti si organizzano preventivamente con auricolari, vivavoce o con le app intelligenti che filtrano le chiamate o i messaggi.
Alcuni automobilisti, però, non sono così previdenti e si ritrovano a dover scegliere in pochi secondi se rispondere al telefono durante la guida, ignorare la suoneria oppure fermare il veicolo per ricevere la chiamata in sicurezza.
Una decisione di pochi secondi può quindi fare la differenza tra uno stile di guida prudente e responsabile e un modo di guidare pericoloso e incosciente, che troppo spesso diventa un’abitudine.
Mentre gli occhi sono sullo smartphone, anche solo per vedere il nome o il numero della persona che sta chiamando, può succedere qualunque cosa in strada: un bambino che attraversa la strada, un’auto che fa manovra o una frenata brusca del veicolo che si trova davanti.
Spesso non bastano dei riflessi pronti per impedire l’impatto e solo a posteriori ci rendiamo conto che forse in quei pochi secondi avremmo dovuto prendere una decisione diversa e ignorare il cellulare.
Sempre più distratti dal navigatore
A volte capita che anche i dispositivi pensati per supportare gli automobilisti durante la guida, diventino invece una fonte di distrazione e di potenziali pericoli. È il caso dei navigatori satellitari, che ci permettono di orientarci tra le strade sconosciute o guidarci verso il percorso meno trafficato.
In qualche caso si tratta di apposite app che hanno la funzione di navigatore, come ad esempio la più utilizzata Google Maps che, come altre, avvisa della presenza di autovelox o di rallentamenti durante il percorso.
In altri casi si tratta di dispositivi creati ad hoc, che si collocano sul parabrezza oppure sono integrati nel computer di bordo. Qualunque sia lo strumento utilizzato, la capacità di distrarre il conducente rimane sempre la stessa.
Basterebbe impostare la destinazione da raggiungere appena prima di partire, ma in un mondo sempre più frenetico e caotico, questo succede solo di rado. Sempre più spesso ci ricordiamo del navigatore solo quando siamo già in strada e scatta la necessità di conoscere il percorso migliore per raggiungere la meta.
Nonostante si tratti di dispositivi ideati proprio per l’uso in auto, il fattore sicurezza passa in secondo piano. Quando scegliamo il navigatore da usare, siamo attratti dagli accorgimenti proposti per una guida più prudente o dalle funzionalità avanzate del navigatore?
Se il navigatore è così intelligente da comunicarci a voce le indicazioni stradali, la presenza di autovelox o le condizioni del traffico, perché prima di darci le preziose indicazioni non ci ricorda che per una guida sicura sarebbe meglio impostare la destinazione quando il veicolo è fermo?
È vero che impostare il navigatore prima di partire dovrebbe essere la scelta più ovvia per il conducente, ma se una voce guida ci ricorda di farlo, forse aumenterebbero le probabilità di eliminare un’abitudine potenzialmente pericolosa.
L’intrattenimento in auto che distrae il conducente
C’era una volta l’autoradio, un semplice dispositivo capace di rendere più sopportabile il tempo trascorso nel traffico, ma adesso anche l’intrattenimento in auto si è evoluto. I veicoli più nuovi sono dotati di sistemi di infotainment molto evoluti, che non includono solo le semplici funzioni del navigatore o dell’autoradio, ma offrono servizi sempre più avanzati.
Alcune di queste funzionalità sono di puro intrattenimento, ma non si tratta solo di musica. Alcuni sistemi sono capaci anche di leggere un libro mentre siamo alla guida, dandoci la possibilità di ottimizzare i tempi e allietare il tempo trascorso in auto.
Il vantaggio principale è quello di avere sempre le mani sul volante, ma di certo l’attenzione del conducente è più frammentata e il multitasking durante la guida non è mai una buona idea!
I più avanzati sistemi di infotainment non si limitano solo all’intrattenimento, ma offrono una serie di informazioni anche sulle performance e la manutenzione del veicolo. Si tratta senza dubbio di informazioni molto utili, a patto di verificarle solo quando non siamo in marcia.
La tentazione di interagire con il display del navigatore di bordo durante la guida può essere molto forte, soprattutto quando il traffico scorre lento e noioso oppure quando i viaggi in auto sono particolarmente lunghi. Fortunatamente alcune case automobilistiche, per limitare questo tipo di distrazioni, hanno già previsto il blocco delle funzioni touch dello schermo del computer di bordo se i sensori recepiscono che il veicolo è in movimento.
Distrazioni al volante? Le forze dell’ordine corrono ai ripari
I controlli sul comportamento degli automobilisti durante la marcia sono sempre più frequenti e mirano soprattutto a verificare che il conducente non usi il cellulare mentre sta guidando. Una delle difficoltà più grandi delle forze dell’ordine, rimane quella di cogliere sul fatto il guidatore distratto.
È facile vedere quando l’automobilista è impegnato in una conversazione con lo smartphone in mano, ma non è altrettanto facile fermarlo nel traffico e contestare questa infrazione. Le forze dell’ordine dovrebbero essere in grado di muoversi con grande rapidità e bloccare il trasgressore in flagrante.
Questa tempestività non è sempre possibile, perché gli agenti del traffico non sempre dispongono di agili veicoli a due ruote, ma in alcuni comuni le forze dell’ordine si sono già attivate con controlli da parte di agenti in moto e in borghese.
Inoltre, sempre più spesso si stanno attivando i controlli sui dispositivi tecnologici, soprattutto in caso di incidente gravi, che hanno comportato la morte o il ferimento di persone. È quello che succede in Friuli Venezia Giulia, dove gli agenti di Polizia possono controllare se durante l’impatto il conducente stava utilizzando smartphone o tablet.
Le attività di questi dispositivi sono sempre tracciate e non è difficile verificare se durante i minuti che hanno preceduto l’incidente è stato inviato un messaggio, un’email oppure c’era una chiamata in corso.
Se questi controlli venissero estesi in tutta Italia, è facile immaginare che vi sarebbero ben poche scappatoie per gli automobilisti che vogliono evitare le sanzioni legate alla distrazione al voltante.