Guida in stato di ebbrezza: le nuove sanzioni e cosa sapere
Stretta per chi si mette al volante dopo aver bevuto: la nuova normativa prevede multe più salate, decurtazione di punti dalla patente e, nei casi più gravi, pene detentive. Un cambiamento significativo che incide sulle abitudini degli automobilisti e ridefinisce la regolamentazione dell’alcol alla guida. Analizziamo le nuove disposizioni e vediamo come si confrontano con quelle in vigore nel resto d’Europa.
- Tasso alcolemico tra 0% e 0,8%
Sanzioni e possibili limitazioni - Tasso alcolemico tra 0,8% e 1,5%
Pene più severe e sospensione della patente - Tasso alcolemico superiore all’1,5%
Reati più gravi e conseguenze penali - Regole più rigide per i neopatentati
Non è consentito alcun consumo di alcol prima di mettersi alla guida - Il confronto con l’Europa
Differenze nelle normative dei vari Paesi
Tasso alcolemico tra 0% e 0,8%: quando scattano le sanzioni
Fino a un valore di 0,5%, la guida è consentita e non si incorre in sanzioni. Tuttavia, superata questa soglia e fino allo 0,8%, la situazione cambia. In questi casi, la legge prevede un’ammenda che va da 537 a 2.170 euro, la sospensione della patente da tre a sei mesi e la decurtazione fissa di dieci punti dalla patente. Quest’ultima sanzione si applica anche per tassi alcolemici più elevati.
Tasso tra 0,8% e 1,5%: scattano le pene più severe
Quando il livello di alcol nel sangue si attesta tra 0,8% e 1,5%, si entra nel campo delle violazioni più gravi. In questo caso, la multa può variare da 800 a 3.200 euro, la patente viene sospesa per un periodo compreso tra sei mesi e un anno, e si rischia l’arresto fino a sei mesi.
Un’ulteriore stretta arriva con l’introduzione dell’obbligo di riportare sulla patente la dicitura “limite all’uso”, con il codice 68 (che vieta il consumo di alcol prima di mettersi alla guida) e/o il codice 69 (che impone la guida solo su veicoli dotati di alcolock). Inoltre, se l’infrazione avviene tra le 22:00 e le 7:00 del mattino, la sanzione viene aumentata di un valore compreso tra un terzo e la metà.
Tasso superiore all’1,5%: reati più gravi e conseguenze penali
Nei casi in cui il tasso alcolemico supera l’1,5%, le sanzioni diventano ancora più severe. La multa può andare da 1.500 a 6.000 euro, la patente viene sospesa per un periodo che va da uno a due anni, e si conferma la decurtazione di dieci punti. Inoltre, la pena detentiva può variare da sei mesi a un anno.
Se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente, le sanzioni raddoppiano, è previsto l’arresto e, se il veicolo appartiene al guidatore, può essere sottoposto a fermo amministrativo per sei mesi. Inoltre, chi si rifiuta di sottoporsi al test dell’alcol viene trattato allo stesso modo di chi viene trovato positivo, con l’applicazione delle medesime sanzioni.
Regole più rigide per i neopatentati
Per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni, la normativa è ancora più severa: il limite di tolleranza è pari a zero, ovvero non è consentito alcun consumo di alcol prima di mettersi alla guida.
In caso di recidiva – ossia se entro due anni viene commessa una seconda infrazione – il conducente dovrà installare a proprie spese l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo se rileva un tasso alcolemico superiore allo zero. Nei casi più gravi, può scattare anche la revoca della patente.
Il confronto con l’Europa: differenze nelle normative dei vari Paesi
Le normative sulla guida in stato di ebbrezza variano significativamente tra i Paesi europei, sia per quanto riguarda i limiti di tasso alcolemico consentiti che le sanzioni previste.
Il Bac (Blood Alcohol Concentration) oltre il quale sono previste sanzioni in Italia, Francia, Germania e Spagna è 0,5%, nel Regno Unito sale a 0,8% con la sola eccezione per la Scozia dove scende a 0,5%. In altri Paesi, come Svezia, il limite è di 0,2%, mentre in alcune nazioni dell’Est Europa, come Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria, la tolleranza è zero.
In un contesto così variegato, dove ogni Paese ha norme diverse, ciò che conta davvero è la consapevolezza nel mettersi alla guida solo quando si ha pienamente il controllo delle proprie capacità. Questa scelta è un atto di responsabilità che può fare la differenza nella prevenzione di incidenti e nella tutela della sicurezza di tutti.
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