Assicurazioni

Cos’è la formula bonus malus e come funziona

Ecco spiegati gli aggiornamenti delle classi di merito e le oscillazioni dei prezzi delle polizze assicurative.

Quando si tratta di assicurazione auto si sente parlare spesso della formula bonus malus, ma di cosa si tratta esattamente? È il parametro utilizzato dalla compagnia assicurativa che permette di determinare l’assegnazione della classe di merito e quindi anche l’ammontare del premio assicurativo.


Come funziona il bonus malus

La polizza RC auto non ha sempre lo stesso prezzo, ma di anno in anno viene aggiornata. Queste oscillazioni dell’importo sono legate al comportamento del guidatore e alla sua classe di merito. Se ad esempio un incidente è stato causato da lui, è molto probabile che l’assicurato l’anno successivo pagherà di più.

La formula bonus malus quindi premia gli automobilisti virtuosi e penalizza quelli che hanno molti incidenti. Questi ultimi, infatti, sono quelli che costano di più alle assicurazioni, che devono farsi carico delle riparazioni e del risarcimento dei danni.

Il bonus malus rappresenta quindi un incentivo a guidare in modo responsabile, rispettando i limiti di velocità e tutte le altre regole previste dal Codice della Strada. Del resto, il risparmio sull’RCA è un premio che fa gola a chiunque sia titolare di una polizza.

Le classi di merito bonus malus

L’automobilista che ha stipulato una polizza di responsabilità civile ha sempre una classe di merito, che viene assegnata sulla base del bonus malus. Questo accade indipendentemente dal tipo di veicolo assicurato, sia auto e moto che un qualsiasi mezzo dotato di targa.

Le classi di merito in tutto sono 18 e chi stipula per la prima volta un contratto di assicurazione si vede assegnata la classe 14°. Mentre la 18° classe è quella più cara, la prima è invece quella più economica e rappresenta il traguardo di tutti gli automobilisti che vogliono risparmiare sulla polizza.

La classe di merito, quindi, non è legata al veicolo, ma alla persona che risulta essere intestataria della polizza. Il guidatore manterrà quindi la sua classe anche nel caso in cui stipuli sia assicurazione moto che una polizza assicurativa per l’auto.

Se per tutta la durata del contratto il conducente si dimostra virtuoso e non causa nessun incidente, alla scadenza della polizza la sua classe di merito si abbasserà. Al contrario, se si sono verificati incidenti, la classe di merito si alzerà di due posizioni (ad esempio dalla 14° alla 16°).

Questo regime bonus malus che incide sull’assegnazione della classe, è meritocratico perché, di fatto è proprio il comportamento effettivo del guidatore a determinare l’importo da pagare.

Cosa accade in caso di sinistro

Ogni volta che i patentati hanno un incidente, la compagnia assicurativa oppure il broker che si occupa dell’intermediazione assicurativa, aggiornano l’attestato di rischio, aggiungendo il sinistro all’elenco.

Il periodo di osservazione ha una durata di 5 anni e la storia assicurativa del guidatore viene aggiornata in continuazione. Gli attestati di rischio da qualche anno sono diventati elettronici e vengono sottoposti alla vigilanza da parte dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), che garantisce la veridicità delle informazioni contenute nei documenti.

Questo sistema ha permesso di dire addio alle numeri frodi a danno delle compagnie assicurative. In caso di incidente, le segnalazioni affluiscono in un database telematico che raccoglie e custodisce in modo sicuro gli attestati di rischio di ogni automobilista su scala nazionale.

Con questa semplice procedura è facile valutare la sinistrosità del conducente e quindi il rischio legato alla stipula della sua polizza. Se nell’anno precedente il guidatore ha causato uno o più sinistri, al momento del rinnovo si troverà a pagare un premio assicurativo più alto.

In che modo si aggiornano le classi di merito

È importante precisare che l’assegnazione di una classe più alta e quindi più cara, si verifica solo se l’incidente è stato causato per colpa del titolare della polizza.

Capita spesso, però, di essere coinvolti in un sinistro senza colpa, come nel caso in cui un automobilista distratto apra lo sportello senza guardare se arriva un’auto. In questi casi, chi viene coinvolto in un sinistro senza avere alcuna responsabilità, non verrà penalizzato.

L’automobilista virtuoso che non ha avuto incidenti, al rinnovo della polizza passa alla classe più economica, ad esempio dalla 10° alla 9°.

La progressione verso una classe peggiorativa, e quindi più alta, funziona invece in modo un po’ diverso. Se il conducente ha avuto un incidente, la sua classe si alza di due posizioni, quindi ad esempio passerà dalla 10° alla 12°.

Anche il numero di sinistri incide sull’assegnazione della classe, perché la progressione segue la regola del 3X. Chi ha avuto due incidenti, salirà di ben 5 categorie in base alla seguente formula: (2×3)-1=5. Se ad esempio l’anno prima aveva assegnata la 10° classe, si ritroverà quindi alla 15°.

I benefici della legge Bersani

La legge Bersani, entrata in vigore nel 2007, ha previsto alcune agevolazioni per l’assegnazione delle classi di merito. Invece che partire dalla classe universale 14°, l’automobilista può utilizzare la classe di merito di un familiare convivente, spesso ottenendo un notevole risparmio.

Questo provvedimento è stato pensato per andare incontro alle persone che non vivono in una famiglia abbiente e quindi hanno qualche difficoltà a pagare il premio assicurativo. In modo indiretto, il decreto ha contribuito anche a ridurre il fenomeno dei veicoli senza copertura assicurativa, perché contribuisce all’abbassamento dei prezzi.

Cosa accade alla classe di merito per chi vuole cambiare compagnia assicurativa

Chi desidera cambiare compagnia assicurativa, grazie alla formula bonus malus conserva la propria classe di appartenenza e non dovrà partire dalla 14°. Basta presentare l’attestato di rischio, così la nuova compagnia calcola il preventivo in base alla classe di merito che è stata assegnata all’automobilista.

Bisogna tenere in considerazione che i fattori che incidono sulla determinazione del premio assicurativo sono diversi e non riguardano solo il proprietario del veicolo e la sua classe di merito. Anche il tipo di mezzo e l’anno di immatricolazione giocheranno una parte importante per il calcolo del preventivo.

Quando conviene aggiungere una franchigia

Il bonus malus che premia gli automobilisti più responsabili, come abbiamo visto, è abbastanza severo con chi ha causato uno o più incidenti. Questi automobilisti si ritrovano quindi a pagare un premio assicurativo alto e in qualche caso proibitivo.

Un modo per risparmiare sulla polizza RC auto può essere quello di aggiungere una franchigia. Si tratta di una quota che, in caso di rimborso, non è coperta dall’assicurazione. Quando un guidatore paga una franchigia di 300 e provoca un danno pari a 1000 euro, l’assicurazione copre solo il rimborso di 700 euro, mentre la quota rimanente rimane a carico del titolare della polizza.

La franchigia è quindi una delle soluzioni di compromesso che si possono adottare, ma un’altra potrebbe essere l’esclusione di tutti gli extra, come la polizza furto incendio o la polizza cristalli. Il modo più efficace per risparmiare sull’assicurazione auto rimane sempre quello di guidare con prudenza e non causare incidenti stradali.

Novità che ci attendono in tema di bonus malus

L’IVASS, sempre molto attiva per garantire una gestione meritocratica delle polizze RCA, ha proposto di recente una modifica al regime attuale, che si muove nella direzione del superamento del bonus malus.

L’obiettivo è ancora una volta quello di premiare gli automobilisti virtuosi e di tenere conto anche delle infrazioni rilevate dalle forze dell’ordine per il calcolo del preventivo RC auto. Questo sistema potrebbe infatti sfruttare l’archivio nazionale patenti, tenuto dalla Motorizzazione Civile.

Le segnalazioni delle infrazioni sono infatti documentate in questo archivio ufficiale, che presto potrebbe essere usato anche nel settore assicurativo. Entro l’inizio dell’estate potrebbero già arrivare le prime novità, visto che l’IVASS ha invitato le compagnie assicurative ad un tavolo per avanzare delle proposte.

Un sistema come quello proposto dall’IVASS, che prevede di legare la polizza alle infrazioni del codice della strada, potrebbe però comportare un costo eccessivo per le famiglie. Se ad esempio 3 familiari usano la stessa auto, non sarebbe equo imporre la stipula di 3 polizze obbligatorie.

Per ora si tratta solo di ipotesi, ma non è escluso che si arrivi presto al superamento del bonus malus oppure alla creazione di un sistema misto, che tenga conto anche delle infrazioni stradali.

 

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