Codice della strada

Patente A: tutti i veicoli che si possono guidare

Dalla AM alla A1 fino alla A2 e alla A, ecco quali sono tutte le patenti necessarie per guidare i motocicli.

Il Codice della Strada prevede diversi tipi di patenti per guidare le varie tipologie di mezzi di trasporto, a due e quattro ruote. Tra le varie opzioni c’è la patente A, un documento che permette di condurre tutti i veicoli associati alle patenti AM, A1 e A2. Vediamole in dettaglio.

La patente di categoria A abilita a condurre tutti i motocicli senza limitazioni

Differenti sottocategorie di abilitazione, suddivise a seconda dell’età e del modello del veicolo

L’esame per il rilascio della patente di guida di “categoria A” si svolge in due prove: la teoria e la pratica.

La patente scade, perciò va periodicamente rinnovata a seconda dell’età


Cosa si può guidare con la patente A?

La patente di categoria A abilita a condurre tutti i motocicli senza limitazioni. L’età minima è di 24 anni, accesso diretto, altrimenti 20 anni se si è titolari di A2 da almeno 2 anni e dopo aver sostenuto un esame di guida su apposito motociclo.

Con la patente A si potranno guidare le seguenti tipologie di motocicli:

  • tricicli di potenza superiore a 15 kW, a partire dal compimento dei 21 anni;
  • motocicli, ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta o con carrozzetta, muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 km/h, a partire dal compimento dei 24 anni

Inoltre, la patente A consente di guidare anche moto con cambio automatico.

Le tipologie di patenti A

La patente A, quindi, permette di guidare i motocicli, ma ci sono diverse sottocategorie di abilitazione di guida, suddivise a seconda dell’età e del modello del veicolo che si deve guidare.

  • Patente AM: si può ottenere dai 14 anni e consente di trasportare un passeggero quando il conducente ha almeno 16 anni. Con la AM si possono guidare ciclomotori (a due e tre ruote) e quadricicli leggeri di cilindrata fino a 50 cm³, con velocità fino a 45 km/h e potenza fino a 4 kW (questo valido per i ciclomotori a due ruote)
  • Patente A1: conseguibile da chi ha almeno 16 anni, e permette di trasportare un passeggero (se indicato sulla carta di circolazione) e abilita alla guida dei veicoli associati alla patente AM. Con la A1 si possono guidare motocicli leggeri di cilindrata fino a 125 cm³, potenza massima fino a 11 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. Inoltre, consente di guidare dei tricicli a motore di potenza fino a 15 kW e macchine agricole che rientrano nei limiti di sagoma e massa previsti per i motoveicoli.
  • Patente A2: a 18 anni si può ottenere la patente A2, e dopo almeno 2 anni dal suo conseguimento, permette di ottenere anche prima dei 24 anni compiuti, la patente A. Inoltre, la patente A2 abilita alla guida dei veicoli che rientrano sotto le patenti AM e A1. Con questo tipo di documento si possono guidare motocicli di potenza fino a 35 kW e rapporto peso/potenza non superiore a 0,2 kW/kg.

I neopatentati delle patenti A, per i primi tre anni dal conseguimento, devono rispettare dei limiti massimi di velocità, 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade extraurbane principali. Il Foglio Rosa consente di esercitarsi alla guida del motociclo dopo il superamento dell’esame di teoria e consente di ripetere la prova al massimo due volte, in caso di esito negativo.

Gli esami per la patente

L’esame per il rilascio della patente di guida di “categoria A” si svolge in due prove: la teoria e la pratica. Per conseguire la patente AM bisogna superare un esame teorico, costituito da 30 quiz specifici per la patente AM, mentre la prova pratica si articola in 2 fasi, ovvero guidare in un’area attrezzata e nel traffico. L’esame di teoria dovrà essere superato entro 6 mesi dall’iscrizione al conseguimento della Patente. Se siete già titolari di un’altra patente, non si deve sostenere l’esame di teoria.

Per ottenere la patente A1 all’esame teorico (composto da 40 domande e dopo il quale si ottiene il foglio rosa) seguono le prove pratiche con una moto con cilindrata compresa tra 120 e 125 cm³, potenza massima di 11 kW e velocità massima di almeno 90 km/h.

Il regolamento dell’esame pratico delle patenti A è cambiato recentemente: per sostenere l’esame di guida è necessario guidare una moto con motore di almeno 600 cm³ e con potenza superiore ai 40 kW. Il nuovo decreto ha stabilito che è necessario presentarsi all’esame non solo con casco protettivo integrale, ma anche con giacca con protezioni, guanti, pantaloni con protezioni e paraschiena. La prima parte dell’esame pratico per la patente A consiste in uno slalom di 18,2 metri da affrontare a bassa velocità, seguito da tornante e corridoio di coni a 1,3 metri.

L’esame è superato se non vengono toccati coni, se non viene messo il piede a terra, se non vengono saltati ostacoli e se si impiegano più di 15 secondi. Il secondo esercizio, pensato per essere affrontato a 50 chilometri orari, prevede ulteriori ostacoli, per la verifica la tenuta della moto a velocità elevate. In questo caso è d’obbligo terminare il percorso in meno di 25 secondi.  L’esame finisce con il più classico dei giri lungo strade urbane.

Per conseguire la patente A dovete iscrivervi a un’autoscuola, se invece siete privatisti, il riferimento è la Motorizzazione Civile. L’iscrizione ha un costo burocratico e un costo di iscrizione alla scuola guida. Il costo burocratico è dovuto ai bollettini e alle visite mediche. Questi sono uguali per tutti, sia privatisti che allievi di autoscuola.

Il costo totale è di circa 150 euro suddivisi così:

Bollo PAGOPA: 74,40 euro

Certificato medico: 30 – 50 euro

Certificato anamnestico del medico di base: fino a 80 euro

Foto in formato tessera: 5 – 10 euro

Rinnovo della patente A

Anche la patente A va periodicamente rinnovata per confermarne la validità. Il rinnovo non va confuso con la revisione: il rinnovo è una prassi ordinaria, tutti devono rinnovare la patente dopo un certo numero di anni, mentre la revisione è un provvedimento imposto dalle autorità quando dopo un controllo si hanno dubbi sulla persistenza dei requisiti psicofisici o tecnici.

La durata della patenta A dipende dall’età: fino a 50 anni le disposizioni prevedono il primo rinnovo dopo 10 anni; tra i 50 e i 68 anni la patenta va rinnovata dopo 5 anni, tra i 70 e gli 80 anni, dopo 3 anni, e dopo gli 80 anni, ogni due anni la patente scade.

 

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