Curiosità

Manutenzione auto con cambio automatico

Il cambio automatico è comodissimo ma è una delle componenti più delicate del veicolo, e tra l’altro anche piuttosto costoso da riparare. Perciò servono alcuni accorgimenti per mantenerlo efficiente, soprattutto controllando l’olio.

Il cambio automatico è una trasmissione in grado di selezionare autonomamente i rapporti del veicolo, senza che il guidatore debba intervenire direttamente, se non inizialmente per avviare la marcia. In passato questa tecnologia era vista con diffidenza, principalmente per gli alti consumi di carburante che comportava, ma oggi è diffusa su tantissimi modelli di auto di tutte le cilindrate. Vediamo di cosa si tratta e come effettuare la corretta manutenzione ordinaria per evitare il suo malfunzionamento.


Uno strumento che gestisce in autonomia le marce del veicolo evitando di usare la frizione con il pedale

Peso, temperatura, stile di guida incidono sul funzionamento del cambio, ma soprattutto controllate l’olio

Per evitare guasti il liquido di trasmissione va controllato periodicamente e cambiato dopo 60mila km

Rivolgetevi ad un’officina specializzata oppure verificate il livello e la colorazione con l’apposita asticella

Cos’è il cambio automatico

Il cambio automatico svolge la stessa funzione del cambio manuale, effettuando la gestione dell’inserimento delle marce della vettura autonomamente, grazie a dispositivi che variano i rapporti del motore in base al numero di giri raggiunto.

Le auto con cambio automatico sono una garanzia di comfort di guida maggiore rispetto a quelle con cambio manuale, vista l’assenza del pedale della frizione, soprattutto nei viaggi lunghi o nei tragitti che prevendono numerose scalate di marce. Sostanzialmente tratta di una frizione automatica che invece di attendere la pressione di un pedale dedicato, si aziona direttamente mediante l’uso dell’acceleratore.

L’automobilista che sceglie un’auto con questa tecnologia dovrà quindi guidare utilizzando esclusivamente il piede destro per accelerare e frenare, mentre potrà tranquillamente far riposare il sinistro. La scelta tra cambio automatico o manuale va fatta in base all’utilizzo che si fa dell’automobile e dallo stile di guida soggettivo, ad esempio chi predilige la guida sportiva preferisce un’auto dotata di cambio manuale per avere un controllo totale della gestione delle marce.

Va detto che in media un cambio automatico può far aumentare il prezzo di acquisto, ma se utilizzate l’auto prevalentemente in città, il comfort di guida non vi deluderà.

Come prendersi cura del cambio automatico

Per mantenere efficiente il cambio automatico che sia doppia frizione, a convertitore di coppia motrice, robotizzato o altro, bisogna seguire alcuni accorgimenti per garantire affidabilità e durata nel tempo. Stiamo infatti parlando di uno strumento con una tecnologia avanzata, dotato di una o più centraline, oltre ad altri meccanismi sincronizzati abbastanza delicati e complessi.

Se viene effettuato regolarmente il cambio dell’olio seguendo la procedura corretta, utilizzando lubrificanti di alta qualità, è possibile aumentarne considerevolmente la durata e il corretto funzionamento. Il punto dolente, semmai, è riuscire a stabilire un intervallo per la sostituzione dell’olio del cambio automatico, viste le tante variabili che ne condizionano il rendimento.

Sebbene alcune case costruttrici abbiano predisposto anche cambi automatici per assetti sportivi, generalmente non si può pensare di praticare la guida sportiva o allungare le marce in modo estremo; sarebbe inutile e potenzialmente dannoso per il veicolo. Le autovetture con questo tipo di cambio sono l’ideale per rendere la guida più confortevole, e non amano essere portate al limite delle proprie potenzialità.

Sempre ai fini di una corretta manutenzione sono entrate in commercio attrezzature specifiche per il lavaggio del cambio automatico. Si tratta di macchinari che consentono, in modo automatico o semiautomatico, di sostituire l’olio nelle trasmissioni provvedendo al lavaggio interno con specifici additivi. Interventi di pulizia ed eventuale riparazione non banali, che solo un meccanico specializzato può effettuare. Un’opzione che potrebbe comportare un incremento considerevole della spesa per i servizi di revisione e manutenzione. Meglio chiedere un preventivo.

Quando effettuare la sostituzione dell’olio

In tutti i tipi di cambio automatico – tranne i robotizzati – l’olio assume una funzione fondamentale: esso deve assicurare la lubrificazione, il raffreddamento e l’attuazione di tutti i componenti come frizioni, freni, pulegge, eccetera.

Il lubrificante deve rispettare determinate caratteristiche, legate alla formulazione, alla qualità e alla quantità, in base alle condizioni di utilizzo. Per i cambi automatici si usa l’olio ATF suddiviso in cinque gruppi tre dei quali sono basi minerali, mentre le altre due sono basi sintetiche con caratteristiche di viscosità e resistenza al deperimento nettamente migliori.

Prima di tutto fate attenzione al chilometraggio: l’olio lubrificante dei cambi automatici tende a diventare più denso e perdere le sue qualità dopo circa 60mila chilometri, perciò arrivati a quel punto è consigliabile sostituirlo. Sul consumo del liquido di trasmissione però influisce molto anche lo stile di guida: se si utilizza l’auto spesso in città sarà necessario cambiarlo prima poiché i componenti subiscono maggiori sollecitazioni e tendono ad usurarsi più velocemente.

Anche il peso della vettura incide sul consumo dell’olio, così come il range di temperatura e gli sbalzi tra caldo e freddo. Inoltre accertatevi di mantenere il giusto livello di pressione degli penumatici per non sforzare troppo il motore e di conseguenza il cambio.

Già dopo 50.000 km l’olio del cambio potrebbe mostrare segni di deterioramento e i depositi cominciano a formarsi intorno a molte parti in movimento del cambio, di conseguenza le valvole non aderiscono e gli ingranaggi sfregano mentre si spostano.

Come sostituire l’olio

Un olio vecchio, che ha subito molti cicli di surriscaldamento e di raffreddamento, e soprattutto risulta inquinato dalle resine delle frizioni, perde progressivamente le sue caratteristiche, generando anomalie nel funzionamento durante i cambi marcia.

Una buona manutenzione in tutti i tipi di veicoli prevede la sostituzione dell’olio vecchio e delle relative guarnizioni coppa.

Per verificare lo stato dell’olio del cambio automatico servirà innanzitutto conoscere la collocazione dell’apposita asticella sapendo però che nelle macchine messe recentemente sul mercato l’operazione di assistenza e diagnosi può essere svolta solo in autofficina.

Per verificare il livello dell’olio dovete estrarre l’asticella, pulirla con un panno e riporla nuovamente nell’alloggio dedicato, per poi rimuoverla ancora una volta, e controllare il livello del liquido. Se il livello dell’olio raggiunge l’area contrassegnata, non ci sono problemi e il risultato è positivo.

A quel punto bisogna verificare se il fluido è abbastanza pulito, perciò dovete sporcare un panno bianco con qualche goccia: se di colore rosso, o comunque tendente al rosso, non avete di che preoccuparvi perché significa che la qualità e la viscosità del liquido sono buone. Invece nel caso in cui il colore sia troppo scuro, bisognerà procedere alla sostituzione.

Il suggerimento è di utilizzare sempre e solo il tipo di liquido consigliato dal produttore, oltre a sottoporre l’automobile ai tagliandi periodici e alle revisioni, per verificare le condizioni di l’usura delle componenti meccaniche, ed effettuare eventuali riparazioni.

  

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