Leggi e normative

Dissesto stradale: come comportarsi e cosa dice la legge in caso di danni

L’ente che si incarica dei lavori di manutenzione è responsabile in caso di danni fisici o materiali procurati dal dissesto stradale; ma vi sono alcuni casi in cui non è possibile chiedere il risarcimento. Vediamo cosa dice la legge.

Le strade urbane ed extraurbane spesso non sono in buone condizioni, con buche sull’asfalto e marciapiedi dissestati che provocano incidenti. Vi sono diverse ragioni che compromettono la qualità del manto stradale e la viabilità: l’escursione termica, le radici degli alberi particolarmente robuste, la ripetuta circolazione stradale di mezzi pesanti, oltre all’eventuale scarsa manutenzione degli amministratori che hanno la responsabilità di tutelare l’ambiente e mantenere in buone condizioni le strade. Un problema che riguarda non solo automobili e motociclette, ma anche pedoni e ciclisti. Vediamo come comportarsi in presenza di gravi dissesti con rischi per la sicurezza stradale.


Manto stradale dissestato: possibili rischi e precauzioni da prendere

È molto frequente percorrere strade urbane ed extraurbane dissestate con presenza di buche, crepe e con il manto sollevato, col rischio di incidenti che assolutamente non dovrebbero capitare, evitabili con una corretta e puntuale manutenzione del manto stradale. Procedere a velocità ridotta con la presa ben salda sul volante dell’automobile o sulla moto, è sempre una raccomandazione valida, ma potrebbe non essere sufficiente. Se si nota un dissesto stradale, la prima cosa da fare per prevenire gli incidenti è inoltrare una segnalazione alle autorità competenti.

Se siamo in presenza di grosse buche o deformazioni della carreggiata con una situazione particolarmente pericolosa per il traffico, bisogna allertare i vigili che interverranno il prima possibile mettendo gli utenti della strada in sicurezza, con la segnaletica che indica buche o avvallamenti nelle aree dissestate. Se invece ritenete che il dissesto non sia così pericoloso, basterà notificare il problema in municipio agli uffici competenti.

Cosa dice la legge in caso di danni causati da buche nell’asfalto

Quando ci troviamo in una situazione di risarcimento danni da strada dissestata è importante stabilire chi è responsabile per gli eventuali pericoli presenti sulla strada, sul marciapiede o sul manto stradale, sia che si tratti di una strada locale o una strada provinciale. La responsabilità è dell’ente proprietario che gestisce quel tratto compreso nel territorio di sua competenza, e deve controllarne le condizioni delle infrastrutture, così come avviene per la pavimentazione di una piazza del centro storico. Secondo l’articolo 2051 del Codice Civile, infatti, ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia e le strade appartengono ai comuni di riferimento, in qualità di ente pubblico che deve garantire il monitoraggio e gli interventi di manutenzione.

Così il Comune deve assicurare la manutenzione delle proprie strade, corsie asfaltate destinate alla circolazione dei veicoli ma anche le vie destinate solamente al transito dei pedoni e i marciapiedi, e avere cura che esse non possano essere causa di danni a terzi.

Tuttavia la legge non ritiene il Comune responsabile in caso di incidente fortuito, ossia un evento del tutto imprevedibile e indipendente dalla volontà del custode, al verificarsi del quale si ritiene che non debba sussistere alcuna responsabilità in quanto non c’è colpa per i danni causati a terzi.

Secondo una sentenza della Corte di Cassazione l’ente gestore della strada risponde del danno cagionato dal bene in custodia, a meno che il sinistro non sia avvenuto prima che il personale potesse rimuovere l’ostacolo dalla strada stessa: in questo caso si configura il caso fortuito che libera da responsabilità l’ente. Quindi non necessariamente tutto ciò che è causato dal cattivo stato del manto stradale è imputabile al Comune o ad altro ente (Provincia, Regione, società che gestisce il tratto autostradale).

La giurisprudenza stabilisce che l’incidente causato da una buca non dà automaticamente diritto al risarcimento dei danni anche in caso di scarsa attenzione della persona danneggiata. Se si finisce dentro una buca nonostante fosse segnalata o ampiamente visibile, l’ente proprietario della gestione di quella strada non può ritenersi responsabile. Se decidete di percorrere una strada in condizioni di palese dissesto, ad esempio provocato da una frana e da illuminazione insufficiente, in caso di caduta o danni non potrete avanzare richieste di risarcimento al Comune o all’amministrazione custode del suolo. A stabilirlo sono numerose sentenze dei nostri tribunali: il giudice ha stabilito che non è dovuto il risarcimento danni per la strada dissestata quando le pessime condizioni della stessa sono evidenti, visibili o comunque note al cittadino. In tal caso la condotta del danneggiato preclude il risarcimento.

L’eventuale presenza della segnaletica che evidenzia le pericolose condizioni del manto stradale costituisce un avvertimento che l’utente deve tenere in seria considerazione. Se, nonostante la segnaletica ben visibile, si decidesse di proseguire, non si potranno poi avanzare diritti in caso di sinistro stradale o danneggiamento dei veicoli. Più evidente è il rischio di un infortunio, tanto maggiore dovrà essere il grado di attenzione e precauzioni necessari da parte dei conducenti.

Cosa fare in caso di incidente causato da dissesto stradale

Una persona che subisce un danno al proprio veicolo o lesioni personali a causa del dissesto stradale è legittimato a chiedere il risarcimento all’organo competente.

Le prime cose da fare sono le seguenti:

  • Cercate i testimoni: se qualcuno vi ha visto cadere ed è testimone del danno causato al veicolo, chiedete i suoi dati in modo da poterlo contattare per l’eventuale causa di risarcimento.
  • Fotografate il punto dove siete caduti o dove si è verificato il danneggiamento.
  • Chiamate le Forze dell’Ordine affinché possa fare i controlli necessari e formalizzare l’accaduto, redigendo un verbale che servirà come prova nell’atto di risarcimento danni al Comune.
  • Nel cado di infortuni recatevi al Pronto Soccorso non solo per curare eventuali ferite, ma anche per ottenere una ulteriore certificazione come prova dell’incidente.
  • Nel caso di danni materiali, conservate la fattura o l’eventuale preventivo del vostro carrozziere.
  • Rivolgetevi sempre anche alla vostra assicurazione di fiducia per una valutazione del danno.

Come richiedere il risarcimento

La richiesta di risarcimento di un automobilista o un motociclista danneggiato deve presupporre l’effettiva presenza di un danno, accertando il nesso causale fra il comportamento inadempiente dell’ente proprietario, e il problema subìto. Bisogna perciò dimostrare l’oggettiva inadempienza e la mancata adozione delle misure di manutenzione nella località di sua competenza. Per ottenere un indennizzo bisogna perciò dimostrare che il Comune non abbia fatto la necessaria manutenzione con le opere di ripristino della circolazione, o non abbia adeguatamente segnalato il dissesto.

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