Viaggiare in sicurezza

Come capire quando è arrivato il momento di cambiare le gomme

Quando cambiare le gomme dell’auto? Scopri quali fattori incidono sul consumo degli pneumatici e come fare a capire quando è il momento di sostituirli.

Quando pensiamo alla manutenzione dell’auto ci vengono subito in mente il cambio d’olio e dei filtri o magari i controlli per verificare il consumo delle pastiglie dei freni. Le verifiche sull’usura degli penumatici passano troppo spesso in secondo piano, ma trascurare questi dettagli può compromettere la sicurezza della guida e comportare costi più elevati.

Il primo passo da compiere è quello di capire quando è il momento di cambiare le gomme e per farlo dobbiamo dare innanzitutto uno sguardo alla normativa vigente. Esistono, inoltre, diverse tecniche per valutare l’usura degli pneumatici e può essere molto utile conoscerle.

Scopri perché il consumo degli pneumatici è così variabile e da cosa dipende

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L’età limite dello pneumatico che bisogna conoscere

Tutte le tecniche per misurare e valutare il consumo delle gomme (anche se non sei un gommista)

Cosa rischia chi viaggia con pneumatici usurati o non idonei


Quali fattori incidono sul cambio delle gomme

Il consumo delle gomme dell’auto non è sempre lo stesso, ma varia in base a varie circostanze. I materiali con cui sono costruiti gli pneumatici, infatti, subiscono delle modificazioni per effetto della pressione, delle condizioni della strada o della frequenza delle frenate più o meno brusche.

Il primo fattore che influisce sul cambio gomme è la qualità degli pneumatici, che dipende dai materiali utilizzati in fase di costruzione, come le mescole, le fibre e i cavi d’acciaio. Per una valutazione corretta, il consiglio del gommista può essere prezioso, ma è bene dare un’occhiata anche all’etichetta e alla marcatura dello pneumatico.

Anche il clima e la temperatura hanno un effetto importante sul consumo delle gomme. Le ruote sono progettate in ogni loro parte per sopportare gli sbalzi climatici tipici del succedersi delle stagioni, ma le temperature estreme tendono ad accelerare il naturale deteriorarsi dei materiali.

Inoltre, gli automobilisti possono avere uno stile di guida che può influire sull’integrità degli pneumatici: chi guida in modo più aggressivo in genere sottopone gli pneumatici ad uno stress maggiore, a causa della velocità più elevata, delle frequenti accelerazioni e delle frenate improvvise.

Non bisogna sottovalutare neanche l’attenzione con cui il proprietario della macchina o della moto si occupa della manutenzione. Se la pressione delle gomme non viene controllata con regolarità, è facile che il consumo dello pneumatico sia eccessivo o irregolare e renda necessaria una sostituzione più frequente.

Infine, anche un impatto del veicolo in caso di incidente o, semplicemente, l’urto o lo sfregamento delle gomme contro il marciapiedi, possono provocare dei danni allo pneumatico, che in questi casi va sostituito.

Cambio pneumatici: ogni quanti km va fatto

Abbiamo visto che l’usura delle gomme dipende da tanti fattori, quindi non è sempre facile stabilire quand’è il momento di cambiare le gomme in base ai chilometri percorsi. Chi viaggia spesso su strade sterrate, ad esempio, lamenterà un consumo maggiore delle gomme, a parità di chilometri, rispetto a chi si muove solo in città.

In generale, gli pneumatici vanno sostituiti una volta che hanno percorso da 20.000 a 40.000 km. Si tratta di un range molto ampio che può considerarsi attendibile, ma che rende bene l’idea di come il consumo delle gomme possa variare di molto in base ai vari fattori che abbiamo già esaminato.

Qualora lo pneumatico risulti danneggiato o presenti delle deformazioni, bisogna comunque procedere alla sua sostituzione, anche se ha percorso meno di 20.000 km. Per questa ragione bisogna sempre effettuare un controllo periodico per individuare questi segnali che possono comportare un rischio per la sicurezza.

Ogni quanti anni vanno cambiate le gomme

L’anzianità di uno pneumatico non è sempre strettamente legato al suo stato di usura. Il conducente che percorre ogni giorno solo dei piccoli tragitti per gli spostamenti da casa al lavoro e viceversa, consumerà le gomme molto meno di chi fa dei viaggi frequenti e percorre molti chilometri in un anno.

Esistono sicuramente dei limiti temporali che non vanno mai superati e, in particolar modo, bisognerebbe cambiare le gomme almeno ogni 6 anni, anche se i chilometri percorsi non sono molti. Infatti, stagione dopo stagione, l’oscillazione delle temperature riduce in modo importante le prestazioni degli pneumatici.

Inoltre non bisognerebbe mai montare su un’automobile delle gomme che hanno 10 anni di vita, anche se non sono mai state usate e sono state conservate in garage. Per conoscere la data esatta di fabbricazione, si può fare riferimento alla marcatura DOT, usata su tutto il territorio europeo.

Come valutare l’usura delle gomme: qualche consiglio utile

I controlli periodici sull’usura delle gomme sono molto importanti e la buona notizia è che per fare queste verifiche non occorre recarsi dal gommista. Si parte innanzitutto da un esame visivo e si possono anche effettuare delle semplici prove che non richiedono particolari competenze, ma vediamo nel dettaglio come procedere.

Se l’usura della gomma è irregolare e, ad esempio, risulta più consumata sulla parte centrale o sui bordi, c’è qualcosa che non va e bisogna cercare la causa del problema. Nella maggior parte dei casi la pressione dello pneumatico non è regolata in modo corretto oppure l’anomalia è legata alla convergenza o all’equilibratura.

Nel primo caso sarà sufficiente procedere al gonfiaggio regolare delle gomme, in modo che eliminare il problema dell’usura anomala. Nel secondo caso, invece, bisognerà rivolgersi al gommista per effettuare le regolazioni tecniche che si rendono necessarie.

Il controllo visivo della gomma è molto utile anche per individuare eventuali danni sulla superficie dello pneumatico, come la presenza di screpolature, tagli, crepe o deformazioni. In tutti questi casi è opportuno procedere senza indugio alla sostituzione.

Le scanalature del battistrada sono un indicatore importante per valutare l’usura delle gomme. La profondità di questi intagli dovrebbe essere di almeno 1,6mm e al di sotto di questo livello il Codice della Strada prevede l’obbligo di sostituire lo pneumatico.

Infatti, una profondità inferiore comporta una minore tenuta di strada sull’asfalto, soprattutto se è bagnato e mette a dura prova l’aderenza della gomma, in particolare nei mesi invernali. Sono parametri previsti dalla legge per evitare pericoli alla circolazione stradale, legati ad esempio al fenomeno dell’acquaplaning.

Per la misura della profondità delle scanalature sul battistrada non è necessario dotarsi di un profondimetro, ma basta anche una moneta da 2 euro. Inserendo la moneta negli spazi del battistrada, la gomma non dovrebbe superare la corona argentata. In caso contrario saremmo al di sotto della soglia di 1,6mm e lo pneumatico sarebbe da sostituire.

Un ulteriore controllo davvero utile è confrontare lo spessore di tutte e 4 le gomme della vettura. In un’auto a trazione anteriore è normale che le gomme anteriori si consumino più di quelle posteriori, ma gli pneumatici che si trovano sullo stesso asse devono avere un consumo simile e la differenza di profondità delle scanalature non dovrebbe mai superare i 5mm.

Se la differenza è maggiore, è meglio vederci chiaro e portare il veicolo dal gommista per un controllo più approfondito, perché viaggiare a bordo della vettura potrebbe essere rischioso.

Le sanzioni previste dalla legge

Le forze dell’ordine sono molto attente a verificare che le condizioni dei veicoli in circolazione siano tali da garantire la sicurezza dei viaggi in auto. Se le gomme sono lisce o troppo usurate, sono previste multe da 85 a 338€ e la decurtazione di 2 punti della patente.

Inoltre, l’agente può anche chiedere al guidatore di non proseguire la marcia e in questo caso il quadro sanzionatorio si aggrava, perché vengono decurtati altri 3 punti e l’automobilista deve anche farsi carico delle spese di trasporto del veicolo.

I controlli riguardano anche la tipologia di gomme montate sui cerchi, che deve essere quella indicata sul libretto di circolazione e dalle leggi che prevedono il cambio stagionale degli pneumatici. Viaggiare con gli pneumatici estivi in pieno inverno può costare all’automobilista una multa da 85 a 1.685€ e il ritiro della carta di circolazione, ecco perché è necessario sapere quando cambiare le gomme invernali.

Prima di procedere al montaggio delle gomme estive o invernali, bisogna quindi informarsi con precisione sulle ordinanze regionali in materia e valutare bene non solo i modelli da scegliere, ma anche le condizioni atmosferiche che dovranno affrontare gli pneumatici, ad esempio in caso di neve o piogge frequenti. Il consiglio del gommista di fiducia, inoltre, sarà utile per eliminare gli ultimi dubbi e scegliere il modello più adatto.

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