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Bonus veicoli sicuri: come funziona e come richiederlo

Un aiuto finanziario di 9,95 euro per calmierare l’aumento dei costi della revisione. Si effettua domanda online fino ad esaurimento delle risorse.

Dopo il recente aumento dei costi di revisione dei veicoli a motore, il Governo stanzia il Bonus veicoli sicuri. Il provvedimento è una misura compensativa per l’aumento dei costi di revisione dell’auto o moto, ma è limitato a un ridotto numero di proprietari dei veicoli, in quanto le risorse stanziate sono limitate. Vediamo come funziona il regolamento per ottenere gli incentivi.

Agevolazioni disponibili per calmierare l’aumento dei costi per la revisione dei mezzi

La procedura è online sul portale Bonus sicuro, ma serve un’identità digitale

Rincari del 20% dovuti agli adeguamenti ISTAT


Cos’è il bonus per i veicoli sicuri?

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 ottobre 2021, il Decreto legge del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili “Bonus veicoli sicuri” è una misura compensativa per l’aumento dei costi di revisione dell’auto o moto .

Chi deve sottoporre il proprio autoveicolo o moto alla revisione potrà, infatti, richiedere il bonus, detto anche bonus revisioni, dell’importo di 9,95 euro.

Il governo nella legge di Bilancio 2021 ha messo a disposizione dei cittadini un aiuto finanziario, dopo l’incremento di oltre il 20% dei costi per effettuare la revisione di auto e moto, per effetto dell’adeguamento ISTAT della tariffa ministeriale.

Il bonus prevede un rimborso di 9,95 euro, fino ad esaurimento scorte; i fondi stanziati ammontano a 4 milioni di euro. Sarà erogato alla prima revisione effettuata all’interno del triennio, fino al 31 ottobre 2024, e potrà essere utilizzato una sola volta, e per un unico veicolo.

È applicabile agli autoveicoli fino a 35 quintali, motoveicoli, ciclomotori, minibus fino a 15 posti e minicar (nella categoria Ciclomotore se sotto i 50CC, in Motoveicoli se di cilindrata superiore).

Come funziona il bonus?

Per ottenere il bonus la modalità di richiesta è online, collegandovi nel portale Bonus veicoli sicuri minuti di identità digitale SPID, oppure Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). L’accredito di rimborso sarà assegnato agli utenti fino ad esaurimento delle risorse, secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste. Perciò le scadenze per l’invio della domanda dei cittadini interessati, dipendono dalla quantità complessiva di richieste.

Bisogna compilare il modulo disponibile sulla piattaforma informatica e allegare la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Sarà necessario fornire anche il numero di targa, la data del tagliando di revisione, il codice IBAN, cognome e nome dell’intestatario o cointestatario del conto corrente che deve coincidere con il richiedente o con la denominazione sociale, in caso d’incaricato di società. È inoltre richiesto un indirizzo email per eventuali comunicazioni connesse all’erogazione del rimborso.

Per assegnare il bonus, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili attraverso la Società generale d’informatica (SOGEI), procede alla verifica della validità e correttezza dei dati; una volta verificati i requisiti, il contributo riconosciuto verrà erogato sul conto corrente del beneficiario, che i richiedenti indicheranno nelle domande di rimborso.

I costi della revisione auto

Il Codice della strada impone che i veicoli a motore e rimorchi siano tenuti in condizioni di perfetta efficienza per garantire la sicurezza stradale.

La procedura della revisione è obbligatoria e va fatta presso officine autorizzate, in cui vengono eseguiti una serie di accertamenti sulla sicurezza del mezzo. Il controllo iniziale deve essere realizzato dopo 4 anni dalla data di immatricolazione della vettura, dopodiché gli automobilisti dovranno sottoporre l’auto alla verifica ogni 2 anni.

Dopo i rincari degli ultimi mesi, il tariffario della revisione auto ha cambiato importo, in un centro autorizzato il costo revisione auto ammonta a 78,75 euro, con un aumento del 20% rispetto agli anni precedenti. Se ci si reca, invece, alla Motorizzazione Civile la tariffa salirà dai vecchi 45 euro agli attuali 54,95 euro.

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