Codice della strada

Limite kw per i neopatentati 2022: scopri se la tua macchina è idonea

Ci sono limiti di potenza e velocità per chi ha conseguito la patente da meno di 3 anni, e le sanzioni sono più severe. 

Secondo la normativa in vigore sono considerati neopatentati coloro che hanno conseguito una patente di guida di categoria A, A2, B o B1 da meno di 3 anni. Nell’arco di questo periodo sono soggetti a limiti più stringenti rispetto ai conducenti in possesso della patente ottenuta da un numero maggiore di anni. Secondo la legge italiana, chi ha all’attivo al massimo tre anni di guida non può circolare in strada con auto dalla potenza superiore ai 70 kW, per evitare che l’inesperienza del giovane conducente possa rivelarsi pericolosa; un’attenzione maggiore per tutelare la sicurezza stradale. Vediamo nel dettaglio tutti i limiti di potenza massima dei veicoli omologati, e le regole applicabili ai neopatentati.


Limiti di potenza e velocità

Spesso si parla dei limiti di cilindrata per i neopatentati, ma questo riferimento non è corretto, poiché i vincoli sono stabiliti in relazione al rapporto kw/tara del veicolo, sul numero dei cavalli, e su quello dei kw dell’auto. Una persona che ha conseguito la patente da meno di 3 anni può quindi guidare autoveicoli con il rapporto peso/potenza al massimo di 55 kw per tonnellata, e comunque l’auto non può avere una potenza massima superiore a 70 kw (= 95 cavalli) in caso di vetture fino a 3.500 kg, per il primo anno di patente.

Vi sono anche dei limiti di velocità da rispettare: in base all’articolo 117 del Codice della Strada, i neopatentati non possono superare i 100 km/h sulle autostrade, e i 90 km/h sulle strade extraurbane principali. Le limitazioni partono dal giorno del conseguimento della patente di guida e durano 3 anni, trascorsi i quali valgono i limiti di velocità generali, ovvero 130 km/h in autostrada e 110 km/h su strade extraurbane principali. Anche per i neopatentati valgono, invece, i limiti di 50 km/h nei centri abitati (strade urbane) e di 90 km/h nelle strade extraurbane secondarie.

Non è possibile guidare autoveicoli di categoria M1 – i veicoli destinati al trasporto di persone dotati di 9 posti, compreso il conducente – con potenza massima di 70 kW, pari a 95 cavalli.

Come si calcola il peso potenza?

Per calcolare il rapporto peso/potenza c’è una formula abbastanza semplice. Alla massa a vuoto del veicolo si aggiunge il peso dell’autista, stimato in 75 Kg. Il valore ottenuto va poi diviso per 1.000 e si ottiene la massa in tonnellate. A questo punto il valore della potenza del motore si divide per la massa. Per tutte le vetture immatricolate a partire dal 4 ottobre 2007, il valore della potenza specifica, espresso in kw/t, è riportato sulla carta di circolazione.

Oggi è disponibile un modo più semplice per capire se un’auto è adatta a un neopatentato: sul portale dell’automobilista è possibile controllare se il veicolo rientra nei limiti previsti, sarà sufficiente digitare il numero di targa, visitando il link http://www.ilportaledellautomobilista.it Il sistema effettua l’analisi attraverso i dati ufficiali presenti nel database, e stabilisce se l’auto con quella determinata targa è guidabile o meno da un neopatentato.

Le recenti novità del Codice della Strada

C’è una recente e importante novità introdotta nel Codice della Strada, nel novembre 2021, prevista dalla legge n.156 di conversione del Decreto “Infrastrutture”, che modifica il limite di potenza dei veicoli riservati ai neopatentati: durante il primo anno di guida un neopatentato può guidare un’auto senza limiti di potenza, a patto che sia accompagnato da una persona “in funzione di istruttore”, un accompagnatore di età inferiore a 65 anni, munita di patente valida per la stessa categoria, conseguita da almeno dieci anni (oppure in possesso di patente di categoria superiore).

Le novità introdotte riguardano anche la validità del foglio rosa, prolungata da 6 mesi a un anno: grazie all’allungamento del periodo, l’esame di guida per ottenere la nuova patente italiana e mettersi al volante, potrà essere ripetuto fino a tre volte (e non due) in caso di esito negativo. L’esposizione del contrassegno recante la lettera “P” che segnala un guidatore principiante, è obbligatoria con il foglio rosa, ma è facoltativa per i neopatentati.

Le sanzioni per i neopatentati

Nei primi anni di conseguimento della patente le sanzioni per i neopatentati che guidano una vettura non idonea e di categoria superiore rispetto a quelle consentite dal Codice della Strada, consiste in una multa da 165 a 661 euro, con sospensione della patente da 2 a 8 mesi.

Le multe per chi non rispetta i limiti di velocità sono particolarmente severe. In caso di infrazioni che impongano la decurtazione dei punti dalla patente del conducente, saranno sottratti il doppio dei punti rispetto a chi guida autovetture da più di 3 anni.

  • Decurtazione di 6 punti  della patente per il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h;
  • Decurtazione di 12 punti della patente per il superamento dei limiti da 40 a 60 km/h;
  • Decurtazione di 20 punti della patente per infrazioni di oltre 60 km/h, rispetto ai limiti previsti.

Per quanto riguarda il tasso alcolemico dei guidatori, il legislatore ha previsto tolleranza zero per i neopatentati; per i primi 3 anni di patente il limite alcolemico deve essere pari a zero, pena il pagamento di una multa di 624 euro, se il tasso alcolemico riscontrato è minore o uguale a 0,5 grammi per litro. Se il tasso alcolemico fosse superiore, le sanzioni sono quelle previste dal Codice della Strada, aumentate di un terzo.

Se nei primi tre anni di patente B (anche se nel frattempo si è conseguito la patente C o D) si commette una violazione delle regole per la quale è prevista la sospensione della patente, la durata della sospensione è aumentata di un terzo alla prima violazione, ed è raddoppiata per le successive.

Chi circola durante il periodo di sospensione della patente di guida disposto dal Prefetto come sanzione amministrativa accessoria di una violazione stradale, è punito con una multa da 2.046 a 8.186 euro, più la revoca della patente e il fermo amministrativo dell’auto, per un periodo di 3 mesi. In caso di recidiva si applica la confisca del veicolo.

Neopatentati stranieri

La patente rilasciata da uno Stato estero ha rilievo giuridico nell’ordinamento italiano solo se convertita. In quel caso non si è considerati neopatentati se la patente estera è stata ottenuta, rispettivamente, da più di uno o più di tre anni. Se invece la patente non è convertibile, lo straniero sarà considerato per il primo anno o per i primi tre anni dal conseguimento della patente italiana, come un “neopatentato”, anche se la patente originaria è stata conseguita da più tempo. In tal caso potrà guidare una macchina soggetta al vincolo della potenza previsto in Italia.

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