Pedali macchina: perché sono disposti così e come cambieranno in futuro

Siamo abituati ai tre classici pedali del freno, frizione e acceleratore, ma la diffusione dei cambi automatici ha cambiato il posizionamento e le funzioni.
In futuro potrebbe bastare un pedale unico. Vediamo di cosa si tratta.

Freno, frizione e acceleratore, sono i 3 accessori che vi permettono di spostare il veicolo, fare manovre nei parcheggi, cambiare marcia e frenare: vediamo quali sono i pedali delle auto, come sono disposti e come stanno cambiando le cose con la sempre maggiore diffusione delle auto elettriche e ibride.

• Pedali macchina: come funzionano
  Quanti sono, come sono posizionati e a cosa servono i pedali dell’auto
• Pedali macchina: perché sono disposti proprio in quell’ordine?
  La tradizionale disposizione dei pedali garantisce standard uguali per tutti, facilitando l’abitudine
• Pedali macchina: cosa è cambiato con l’avvento del cambio automatico
  Guida più semplice e meno comandi da azionare, ma si perde coinvolgimento nello stile di guida
• Pedali macchina: ci saranno ancora nell’auto del futuro?
  Le auto saranno elettriche e basterà un unico pedale. Meno accessori, più comodità per tutto il viaggio

Pedali macchina: come funzionano

I pedali di un’automobile con cambio manuale, con le marce, sono il freno, la frizione e l’acceleratore che permettono di muovere il veicolo acceso, cambiare marcia e frenare all’occorrenza.

Il freno è installato al centro della pedaliera e si aziona con il piede destro. La frizione è alla sinistra del freno e l’acceleratore alla sua destra. Il posizionamento di questi comandi è diverso se avete optato per una vettura con trasmissione automatica (o sequenziale), senza cambio marce e senza frizione, nella quale il pedale del freno è più grande.

Nelle vetture con cambio manuale è l’automobilista a decidere quando cambiare le marce che sono solitamente cinque, più la retromarcia: dalla prima alla terza sono marce utili anche per ridurre la velocità con il freno motore utilissimo nelle discese, mentre con la quarta si accelera. La quinta marcia è considerata di riposo, quando si percorrono lunghe distanze come ad esempio in autostrada.

La frizione sarà sempre meno necessaria sulle auto nuove, proprio grazie alla larga diffusione delle trasmissioni automatiche e alle tecnologie ADAS, per la sicurezza in strada.

L’assenza della frizione e gli ADAS, sistemi elettronici di assistenza alla guida, progettati per tutelare al massimo l’incolumità dei guidatori e passeggeri, rendono la guida più rilassata, meno stancante, con maggiore supporto per il controllo.

Guidare invece una vettura dotata del tradizionale cambio manuale è più coinvolgente, facilita il mantenimento dell’attenzione e della sensibilità delle performance del motore, specialmente per guidatori esperti.

Pedali macchina: perché sono disposti proprio in quell’ordine?

Fin dalla progettazione delle prime vetture per il mercato automobilistico di massa i pedali sono sempre stati quelli dei freni, frizione e acceleratore, posizionati nell’ordine che tutti conosciamo. Uno standard per tentare di ridurre il rischio di errori del conducente, abituandolo ad azioni ripetute su tutte le macchine, in egual modo.

Pedali macchina: cosa è cambiato con l’avvento del cambio automatico

Se disponete di una vettura con cambio automatico, le marce vengono innestate in autonomia, la scalata è elettronica, perciò i pedali sono soltanto due, freno e acceleratore, in quanto la frizione da attivare a pedale dal guidatore col piede sinistro non ha più alcuna utilità. L’automazione dei veicoli è sempre più diffusa e il cambio automatico è divenuto la condizione indispensabile per fare in modo che i sensori, le frenate di emergenza, i radar e il computer di bordo di tutti i dispositivi ADAS, possano funzionare al meglio.

I modelli di auto dotati di questo tipo di dispositivo automatizzato hanno solo due pedali, l’acceleratore e il freno. La leva del cambio automatico di solito si trova alla destra del conducente, oppure nella parte destra del piantone dello sterzo. Sul cambio sono segnate le lettere P che indica la trasmissione bloccata, ed è possibile solo a vettura ferma (ad esempio in un parcheggio, esattamente come il freno a mano), D gestione automatica, N folle, R retromarcia.

Per azionare le marce, se i selettori sono sul volante, bisogna tirare la leva verso di sé e spostarla in basso; se i selettori sono di fianco al sedile, è necessario schiacciare il pulsante che sblocca la leva e spostarla nella posizione desiderata.

Le manovre sono molto semplici, per partire basta tenere il piede sul pedale del freno e mettere il cambio in posizione D, lasciando andare poi gradualmente il pedale.

Non si deve mai inserire modalità P o R se l’auto è in movimento, e il motore va avviato in modalità P o N. Durante una sosta bisogna inserire la modalità N e tirare il freno di sicurezza. Nelle discese ripide non si deve invece posizionare il cambio in modalità N.

Per guidare un’automobile con il cambio automatico non sono necessarie modifiche nella patente, l’assenza del pedale della frizione è un elemento di distensione e maggior riposo per chi guida, specialmente in condizioni di traffico urbano. Consente anche un’usura degli pneumatici più graduale. Anche le automobili a noleggio sono sempre più spesso dotate del cambio con queste caratteristiche, così come il mercato dell’usato offre numerose vetture di questo tipo, di tutti i marchi.

Pedali macchina: ci saranno ancora nell’auto del futuro?

Le auto del futuro potrebbero avere un pedale unico dove aggregare tutte le funzioni. Oggi giorno per rallentare è necessario passare dall’acceleratore al freno, dopodiché ritornare sull’acceleratore per prendere velocità.

Nelle nuove versioni di pedaliere delle auto elettriche del futuro basterà spingere sul pedale per accelerare, e allentare la pressione per frenare. Togliendo il piede dal pedale, infatti, l’auto frenerà in maniera proporzionata e graduale. Quindi basterà sollevare il piede dall’acceleratore e l’automobile entrerà in una dinamica opposta, ossia in modalità freno, massimizzando i vantaggi della frenata rigenerativa tipica dei veicoli elettrici, accumulando energia per la ricarica della batteria.

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